Im Fachbereich Italienisch vertiefen Sie Ihre Kenntnisse der italienischen Sprache und Kultur im Hinblick darauf, die italienische Sprache und die Mehrsprachigkeit in der Schweiz zu fördern. In kleinen Gruppen profitieren Sie von einem intensiven Austausch und eignen sich die nötigen didaktischen Kompetenzen an, um das Fakultativfach Italienisch erfolgreich und motivierend zu unterrichten.
Al fine di promuovere l’italianità in Svizzera, studenti e studentesse di italiano consolidano e approfondiscono le loro conoscenze di lingua e cultura italiane. Il curriculum sviluppa la loro sensibilità per il plurilinguismo e le varietà culturali (di Italia e Svizzera), mettendo in rilievo un insegnamento che si focalizza su contenuti concreti, orientati all’azione, senza dimenticare la posizione particolare dell’italiano a scuola come terza lingua nazionale e materia facoltativa. Lo studio è strutturato in maniera modulare, con parti specifiche dell’italiano ed elementi interdisciplinari. In piccoli gruppi, studenti e studentesse approfondiscono le loro competenze linguistiche e culturali e acquisiscono conoscenze metodico-didattiche, applicate a esperienze pratiche e integrate poi in un "Berufskonzept" individuale.
Merkmale zum Studium im Fachbereich Italienisch
- Die Arbeit in kleinen Gruppen fördert die mündliche Kommunikation und den Austausch unter den Teilnehmenden.
- Im Mittelpunkt des Bachelorstudiums stehen einerseits die Förderung der Sprachkompetenz (vier Grundfertigkeiten, Lexik und Grammatik) und der Erwerb und die Vertiefung der kulturellen Kenntnisse, und anderseits der Aufbau didaktischer Kompetenzen (v. a. in den Modulen Mikro- und Makroplanung) im Zentrum.
Im "Atelier di italiano C1" (für Bachelor- und Masterstudierende) wird die berufsspezifische Sprachkompetenz weiter ausgebaut und vertieft. - Das Masterstudium ist individuell gestaltbar: Es setzt noch stärker auf persönliche Schwerpunkte der Studierenden im Bereich von Sprache und Kultur, aber auch in der Didaktik.
- Ein selbst organisierter Sprachaufenthalt von mindestens zwei Monaten im italienischsprachigen Raum ermöglicht eine direkte Begegnung mit Sprache und Kultur. Selbstverständlich sind auch ein Austauschsemester an einer Partnerhochschule der PHBern, an der Pädagogischen Hochschule des Tessins (SUPSI) oder ein Praktikum in der italienischsprachigen Schweiz möglich.
- Für das Studium im Fachbereich Italienisch wird kein Sprachdiplom vorausgesetzt, ein Sprachniveau von B1 oder höher ist jedoch empfohlen und von Vorteil.
- Als Abschlusskompetenz (zum Ende des Studiums) müssen Sie ein Sprachniveau auf Niveau C1 nachweisen. Der Nachweis geschieht im Rahmen der Ausbildung am Institut Sekundarstufe I. Wer bereits ein Sprachdiplom C1 (CILS, DALI, PLIDA…) mitbringt, kann Antrag auf Anerkennung stellen.
Lei è in grado di pianificare e condurre lezioni di italiano sulla base di contenuti concreti, orientati all’azione e di valutare le competenze linguistiche di allievi/e.
L’insegnamento di lingue straniere richiede conoscenze approfondite sul modo di insegnare: nel caso dell’italiano, in quanto terza lingua straniera, è bene valutare le competenze linguistiche di allievi/e, per poi attuare un insegnamento conforme al plurilinguismo funzionale e basato sui principi della didattica integrata, come pure su contenuti concreti che mirano soprattutto a sviluppare le competenze comunicative di allievi/e. Al riguardo, il piano di studio (Lehrplan 21) offre già un importante supporto per gli/le insegnanti.
Lei è in grado di usare la lingua italiana in maniera sicura e adeguata alla classe ed è in possesso di una competenza linguistica C1 orientata al profilo professionale.
Per accompagnare adeguatamente allievi/e nell’acquisizione della lingua, sono richieste competenze linguistiche C1, ovvero ben più alte del livello che si vuole raggiungere a scuola. Così sarà possibile trasmettere i contenuti linguistici in modo competente e reagire in maniera adatta alle domande e ai problemi che si possono presentare in classe.
Lei è in grado di conferire all’italiano una posizione stabile e riconosciuta nel contesto scolastico e di contribuire così al mantenimento dell’italianità in Svizzera.
Affinché non venga emarginato, l’italiano, in quanto materia facoltativa spesso insegnata in gruppi molto eterogenei, richiede all’insegnante un impegno e una sensibilità particolari. In tal senso, offrire un insegnamento in classe, e al di fuori del contesto scolastico, che stimoli e favorisca la motivazione di allievi/e a imparare volontariamente la terza lingua nazionale, contribuisce altresì a rendere tale lingua più attrattiva.
Lei è in grado di concepire progetti di scambio ed escursioni a livello didattico, metodico e organizzativo, e di accostare l’italiano ad altre lingue.
Allievi/e vanno sostenuti/e nella maturazione del loro repertorio plurilinguistico, in modo che possano percepire l’italiano non come lingua isolata, ma in rapporto alle loro conoscenze linguistiche già assimilate in altre lingue. In tale percorso di acquisizione linguistica, quindi, allievi/e sfruttano in modo consapevole il loro potenziale di transfer tra le lingue. Progetti di scambio ed escursioni contribuiscono a far conoscere la lingua come mezzo di comunicazione reale in contesti autentici.
Lei è in grado di trasmettere e valorizzare, accanto alla lingua, determinati contenuti culturali, e dispone a questo fine di conoscenze idonee e approfondite.
Nell’insegnamento delle lingue straniere è importante valorizzare i contenuti culturali. Ne fanno parte elementi di vita e civiltà italiana che possano avvicinare allievi/e alla cultura italiana e approfondire la loro consapevolezza degli aspetti comuni e delle differenze tra questa e altre culture.
Eindrücke aus dem Fachbereich
"Consiglio a tutti gli appassionati italofoni di scegliere questa splendida lingua come materia di studio. Durante i corsi ho incrementato le mie competenze linguistiche grazie all'appoggio di docenti molto competenti. In più, da italiano, ho scoperto moltissimi aneddoti nuovi sulla storia e sulla cultura italiana."
Vertiefte Informationen finden Sie auch in den jeweiligen Studienplänen der verschiedenen Studienprofile.